Esiste una relazione sempre più evidente e manifesta tra salute del microbiota e osteoporosi, una ben nota malattia del metabolismo osseo, frequente nelle adulti di entrambe i sessi, ed in particolare tra le donne in menopausa. Nei soggetti affetti da osteoporosi la massa ossea è ridotta e la sua struttura deteriorata, tanto da risultare fragile e soggetta a fratture.
Il microbiota intestinale è quella comunità di batteri, ed in senso lato virus funghi e archea, che vivono nell’ultimo tratto dell’intestino, il colon. Parliamo di migliaia di miliardi di organismi, con un patrimonio genetico esorbitante, che fermenta gli scarti della nostra assimilazione, e ne fa molecole preziose per la salute dell’ospite. Per eubiosi si intende una composizione variegata in numero e qualità, capace di mantenersi in un equilibrio favorevole alla vita. La disbiosi è invece un impoverimento quantitativo e qualitativo del microbiota, una condizione riconosciuta dai ricercatori come causa remota dell’insorgere di (quasi) tutte le malattie a carattere cronico degenerativo dei nostri tempi, da quelle nervose a quelle cardiovascolari, autoimmuni e oncologiche.
Ma come si relazionano i batteri intestinali del microbiota e l’osteoporosi? I meccanismi non sono ancora del tutto chiari, le ricerche conducono tutte nella medesima direzione. Le nostre ossa vengono costantemente rimodellate attraverso il lavoro di osteoblasti e osteoclasti, che nell’ordine costruiscono e rimuovono tessuto osseo. I batteri in eubiosi regolano questa collaborazione che ci consente di avere uno scheletro sempre giovane, coerente per peso e volume con la nostra struttura. Quando invece alimentazione e stile di vita inducono la proliferazione di batteri patogeni, l’azione degli osteoclasti accelera, e si riduce la massa ossea, compaiono i primi sintomi di osteopenia e osteoporosi. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7468557/
Una composizione batterica in eubiosi e livelli ottimali di vitamina D garantiscono un buon assorbimento dei minerali implicati nel processo di formazione ossea. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7468557/. È stato analizzato il microbioma di 86 donne in postmenopausa: i soggetti affetti da osteoporosi mostravano tutti un profilo batterico alterato rispetto ai partecipanti sani. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7990138/
Sappiamo che l’osteoporosi è una malattia multi fattoriale, le diverse cause andrebbero indagate a livello genetico e ambientale. La disbiosi intestinale, a sua volta, si fa risalire allo stile d vita, all’epigenetica. Un numero crescente di ricerche scientifiche ci forniscono il collegamento certo tra alterato equilibrio del microbiota e osteoporosi. Le nuove tecnologie, sempre più performanti, ci aiuteranno a comprendere in maniera esaustiva questa relazione, e ci forniranno spunti importanti per prevedere e prevenire l’insorgere dell’osteoporosi, a partire proprio da interventi sulla composizione batterica intestinale.
Annalisa Lizza
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