Il Nervo Vago, o pneumogastrico è il decimo nervo cranico, il più lungo tra 12. E’ composto da due fasci che si allungano in un percorso ampio e articolato, che tocca anche cuore e polmoni e si dirama nelle oltre 2000 fibre nervose intestinali. E’ di fatto l’autostrada dell’asse intestino-cervello, su cui corrono messaggi bidirezionali tra il cervello superiore e quello enterico.
Secondo la rivoluzionaria “Teoria Polivagale “ elaborata dal neurofisiologo statunitense Stephen Porges nel 2001, i due fasci nervosi del nervo vago diramano da punti differenti del cervello, che si sono evoluti in tempi lontani tra loro. Essi sorvegliano quanto accade, inviano al cervello i dati più significativi, e determinano la nostra risposta, biologica e comportamentale, a quello che accade intorno a noi.
http://www.wisebrain.org/Polyvagal_Theory.pdf
Per tono vagale si intende la buona reattività del fascio ventrale del nervo vago, che modula la produzione e la distribuzione di energie, e consente i processi di omeostasi: un importante fattore protettivo del nostro benessere psicofisico. Il tono vagale si deprime a causa di stress prolungati, stati di infiammazione, traumi psichici, mancanza di riposo ed esercizio.
La perdita di tono vagale, è concausa di stati di ansia, pensieri ossessivi, problemi digestivi, disordini alimentari, iperglicemia, ipertensione, scrasa libido…
Quando le condizioni esterne ci fanno sentire calmi, accettati, connessi e al sicuro, si attiva il fascio “ventrale”, che manda segnali distensivi all’organismo. Il sistema nervoso parasimpatico distribuisce le nostre energie in maniera equa, per sostenere tutti i processi favorevoli al benessere psicofisico e all’omeostasi.
Queste stesse funzioni vengono invece inibite quando, in risposta ad una condizione di stress, si innesca il sistema nervoso simpatico. Il cervello non fa molta differenza tra pericolo reale e pericolo “percepito”. Troppo spesso accade che questa modalità nervosa si attivi per una minaccia che magari si verificherà, ma non necessariamente. Una relazione disfunzionale, un carico di lavoro eccessivo, la competizione con i colleghi, una massiccia comunicazione della paura, preoccupazioni economiche, famigliari, sottraggono di fatto energie al sistema immunitario e digestivo e minimizzano le attività che mantengono sani, energici, vitali.
La flessibilità del sistema nervoso è un indice di benessere fisico ed emotivo: rappresenta la capacità di difendersi in caso di bisogno, e di assaporare il bello della vita con grazia e gratitudine.
Possiamo migliorare il tono vagale massaggiando i muscoli del viso, le fossette dietro i lobi auricolari, zona dove il nervo Vago è maggiormente accessibile, magari con olio essenziale di rosmarino e menta; anche far vibrare la voce, con modulazioni, canto, risate a squarciagola, e frasi tanto lunghe da toglierci il fiato, ha un buon esito, così come fare gargarismi profondi.
Meditazione e tecniche energetiche sono una eccellente risorsa per la salute del nervo Vago e la flessibilità del sistema nervoso.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1868418/
Annalisa Lizza
NOTA LEGALE: le informazioni qui contenute hanno il solo fine divulgativo, e in alcun modo intendono sostituirsi al parere professionale medico.