Infiammazione

L’infiammazione è di solito un fenomeno acuto, localizzato, protettivo. Si innesca per riparare una lesione, in seguito ad un evento traumatico, fisico, chimico, emotivo.

Una ferita, l’ aggressione di microrganismi, ristagni di tossine nella matrice, condizioni di stress cronico, innescano il processo infiammatorio.

L’infiammazione si sviluppa in due fase: in prima battuta produciamo molecole pro-infiammatorie che giungono nel tessuto compromesso per ripulirlo dai nemici e dalle “macerie”.  Si riversano nel sito sangue e globuli bianchi in abbondanza, per diluire e distruggere ogni possibile aggressore. Questa parte del processo si chiama necrosi ed è caratterizzata in ordine da rossore, gonfiore, dolore, calore, alterazione funzionale.

Quando nel sangue si registra una diminuzione delle citochine infiammatorie, che arrivano quelle anti-infiammatorie, insieme ad un numero cospicuo di piastrine, che devono ricostruire il tessuto. È la seconda fase del processo infiammatorio e si chiama genesi.

L’intero processo rappresenta dunque la risposta organizzata dei sistemi regolatori per riportare l’omeostasi.  

Può durare da poche ore a qualche decina di giorni, a seconda del danno. È la stessa entità della lesione che definisce quanto veloce e importante debba essere la risposta immunitaria.

Un evento traumatico innesca una reazione repentina e massiccia, diremo acuta. Quando l’ infiammazione è scatenata invece da un lento, silenzioso e progressivo deterioramento dell’organismo, la fase di necrosi risulta sommessa e persistente, e di fatto impedisce il passaggio alla fase di ricostruzione dei tessuti. Viene chiamata “infiammazione di basso grado”, o “low grade inflammation”.

Il continuo, indolente rilascio di molecole pro-infiammatorie nel sangue, raggiunge molte zone del corpo, inizia a danneggiare organi e tessuti sani, e provoca dolori di diversa entità. Quando questo tipo di infiammazione protrae la sua fase di necrosi oltre i 40 giorni, si definisce infiammazione “cronica”.

infiammazione

L’infiammazione cronica di basso grado è correlata a svariati disturbi e malattie, di diversa entità, dal dolore cronico, alle cardiopatie, al cancro, alle malattie neurodegenerative. I ricercatori della Northstate California University, in uno studio pubblicato nel 2018, affermano che nel mondo occidentale, 3 persone su 5 muoiono a causa di patologie scatenate dall’infiammazione cronica di basso grado.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK493173/

I farmaci antinfiammatori bloccano il processo dell’infiammazione, gestiscono il sintomo, tolgono il dolore, ma non sono mai risolutivi, poiché non eradicano la causa, non cambiano la condizione che ha scatenato l’infiammazione. Inoltre portano con sé effetti collaterali, anche gravi.

Alimentazione pro-infiammatoria, attacchi di fame che ci spingono ad consumo eccessivo di zuccheri e prodotti industriali, esposizione prolungata a prodotti chimici irritanti, infezioni silenti di parassiti, sono tutte concause di infiammazione intestinale e disbiosi. La composizione del microbioma intestinale si deprime in quantità e diversità. Con la perdita dei batteri produttori di acidi grassi a catena corta, alla barriera intestinale vengono a mancare nutrimento e protezione. Questa condizione provoca un accumulo di tossine nella matrice e nel tessuto adiposo, che l’organismo cerca di eliminare innescando l’ infiammazione silenziosa.

Anche lo stress cronico altera la comunicazione dell’asse intestino-cervello, e produce una cascata infiammatoria.

Ognuno di noi ha una grande responsabilità verso se stesso. Ogni giorno scegliamo cosa mangiare, come colmare i bisogni nutrizionali, quanta acqua bere, quali prodotti per l’igiene usare. È importante decidere di non farsi travolgere dalle situazioni esterne, dai drammi, dai problemi; non possiamo certo negarli, ma è possibile allenarsi a ritrovare la flessibilità del sistema nervoso. Le tecniche energetiche ci vengono in aiuto.

Contenere i livelli di infiammazione nel corpo è cruciale per salvaguardare la nostra salute.

Annalisa Lizza

NOTA LEGALE: I contenuti qui espressi hanno il solo scopo divulgativo, ed in nessun modo intendono sostituirsi al parere professionale medico.

Pubblicato da annalisa lizza

Nata a Edimburgo nel 1969, sin da bambina sono affascinata dalla natura, meravigliosa e potente. Mi appassiono da giovane alle discipline olistiche che nascono dalle antiche medicine orientali. La vita ha in serbo per me una lunga esperienza nell’azienda di famiglia, che si occupa di moda. Viaggio per il mondo, conosco tante persone, e si fa sempre più chiaro che il vero benessere non deriva da quello che si possiede, ma da quanto si è fedeli al proprio sentire, alla propria missione. Operatrice olistica e Naturopata, ho passato gli ultimi anni a studiare le più recenti ricerche scientifiche, che si occupano di microbioma e attività mitocondriale, importanti attori del nostro benessere psicofisico. La mia parola d’ordine è “prevenzione”. Mi occupo di tecniche manuali ed energetiche che sostengono la capacità innata del corpo di tendere alla guarigione. Tre figli meravigliosi, uno splendido marito, due cani e un gatto sono i miei compagni di avventura in questa meravigliosa vita.