Pensatori e filosofi hanno sviluppato teorie anche contrapposte sulla natura sociale dell’uomo e sul bisogno di socialità. Secondo lo psicologo Maslow, questo è un bisogno innato, secondo solo alla necessità di garantirci la sopravvivenza.
Le più recenti ricerche scientifiche dimostrano ampiamente che il nostro benessere migliora quando viviamo connessi con gli altri, quando i nostri rapporti sono intensi, costruttivi, solidali.
I neuroni a specchio,una scoperta tutta italiana degli anni ’90, ci permettono di interpretare i movimenti e le espressioni altrui: sono infatti il tramite dell’empatia, la capacità di “sentire” l’altro, di immedesimarci, solidalizzare, e quindi fornire il supporto migliore.
I neuroscienziati hanno dimostrato che quando siamo immersi in una reale rete di relazioni umane sviluppiamo migliori capacità creative. Anche nei momenti difficili, invece di farci schiacciare da ansia e paure, superiamo le situazioni con maggior destrezza.
Il sistema immunitario si rinforza, quello nervoso acquisisce flessibilità. Anche il cuore ne trae giovamento, così come la digestione, le capacità cognitive e, non ultimo per importanza, la qualità del nostro riposo.
Instaurare e coltivare relazioni amichevoli e di reciproco sostegno migliora il rapporto che abbiamo con noi stessi, e la cura che mettiamo nello scegliere ciò che più è salutare.
Sono state individuate 5 zone della Terra, in cui gli abitanti sono straordinariamente longevi ed in salute: Okinawa in Giappone, Nikoia in Costa Rica, Loma Linda in California, Ikaria in Grecia, Ogliastra e Barbagia in Sardegna ospitano comunità di arzilli, vitali e allegri centenari.
Ciò che accomuna queste cosiddette “Blue Zones” è uno stile di vita tradizionale, cibo sano, e la fitta rete di sani rapporti interpersonali.
In questo preciso momento storico, per sostenere sistema immunitario e salute psicofisica, dovremmo ancor di più impegnarci a restare connessi per assecondare il nostro bisogno innato di socialità.
Possiamo mantenere il distanziamento fisico, ma non certo quello “sociale” che non ci protegge da alcun virus, anzi indebolisce le nostre difese e mina il buon umore. Una sola parola fa una grande differenza.
Facciamo chiarezza sulle persone che sono importanti: quelle con cui condividiamo interessi e passioni, con cui possiamo continuare a sognare e ridere, ed essere noi stessi. E restiamo sinceramente e attivamente connessi con loro.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30202288/
Annalisa Lizza
Naturopatia, Floriterapia, Riflessologia, Kinesiologia, Iridologia
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