Il dermobioma, o microbiota della pelle, è quella comunità di batteri, funghi e virus che convivono sullo strato più superficiale della nostra pelle, il derma. La sua composizione varia in base a esposizione, umidità, temperatura e nutrimento disponibile.
Tutto ciò che tocchiamo modifica il dermobioma, che è in costante evoluzione, grazie proprio al contatto con nuovi microrganismi, e nuovo cibo.
Questo particolare microbiota forma uno strato protettivo sulla nostra pelle, una sorta di prima linea di difesa, che combatte naturalmente eventuali patogeni con cui entriamo in contatto, nel corso di una normalissima giornata, toccando il mondo intorno a noi.
Quando sosteniamo la vita e l’eubiosi del dermobioma, i nostri batteri lavorano per noi, ci proteggono, come un prezioso alleato del sistema immunitario.
Per questo motivo è importante scegliere con consapevolezza e cura prodotti per l’igiene personale e cosmetici: sostanze troppo aggressive, pratiche igieniche maniacali, alterano l’equilibrio della flora batterica cutanea, e lasciano la pelle priva della sua naturale difesa.
In questo particolare momento è tanto enfatizzato il claim “antibatterico”, per saponi e gel, che troviamo all’ingresso di ogni negozio o ufficio. Se è vero che bisogna lavarsi le mani con una certa frequenza, è altrettanto vero e scientificamente comprovato che alterare l’eubiosi del dermobioma, compromette diversità ed equilibrio, lascia ampio spazio al moltiplicarsi di ceppi patogeni e potenzialmente pericolosi per la salute della nostra pelle.
Io consiglio di selezionare con cura un prodotto che rispetti e non turbi la comunità batterica, verificando composizione e qualità delle materie prime.
Secondo le ricerche più recenti, la disbiosi del dermobioma è causa o concausa di molte malattie dermatologiche, dalle semplici eruzioni cutanee, all’acne, fino a dermatiti, psoriasi e perfino alcuni tumori della pelle.
Gli studi dimostrano che chi vive in città è più soggetto a disturbi cutanei, rispetto alle persone che abitano in contesti rurali: il contatto quotidiano con la terra, gli alberi e gli animali favorisce l’incontro con una grande varietà di batteri, ed una ricombinazione del dermobioma molto salutare.
Chi vive in città può in parte recuperare lo svantaggio facendo giardinaggio, o accarezzando il proprio animale domestico.
Dermobioma e microbiota intestinale comunicano, per una via che gli scienziati stanno ancora indagando. Entrambe funzionano da barriera tra noi e ciò che è “fuori di noi”, ed entrambe sono molto disturbati dall’infiammazione dell’intestino.
Anche la dieta diventa dunque strumento strategico per favorire l’eubiosi del dermobioma, aspetto e salute della nostra pelle.
Abbiamo la piena responsabilità del nostro benessere, che parte da scelte consapevoli che, con il tempo, diventano abitudini salutari.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29537446
Annalisa Lizza
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