Acqua

Il corpo umano è composto per il 65%-70% di acqua. La percentuale varia per età e sesso: nel neonato si innalza fino al 90%, nell’anziano precipita a 50%; per le donne un pò meno che per gli uomini. Il 75% di cervello e muscoli, più dell’80% del sangue e circa il 22% del tessuto osseo sono costituiti da acqua. 

Due terzi di essa è contenuta all’interno della cellula, a cui dà forma e struttura, ed è nota come acqua intracellulare, il restante costituisce l’acqua extracellulare, che occupa lo spazio intorno alla cellula, detto matrice

Elemento vitale in molti processi biochimici del corpo umano, l’acqua è fondamentale per la respirazione ed ossigenazione: nel plasma, parte acquosa del sangue, si scioglie l’ossigeno, che viene poi trasportato dall’emoglobina. 

Inoltre l’acqua è necessaria in tutti i processi di digestione e assimilazione dei nutrienti, nel loro trasporto e distribuzione, in particolare sali minerali e vitamine idrosolubili.

Insieme a collagene ed elastina, l’acqua costituisce la matrice extracellulare, lo spazio tra cellula e cellula, che sostiene ogni organo e protegge ogni tessuto.

È qui che avvengono tutti gli scambi di nutrienti, ormoni, neurotrasmettitori ed energia, necessari per mantenere la cellula vitale e connessa; nel liquido della matrice, detto interstiziale, corrono i messaggi tra i sistemi deputati all’omeostasi.

L’acqua inoltre partecipa a trasporto ed eliminazione degli scarti, attraverso urine, feci e sudore; e ancora partecipa alla produzione di energia ed ai processi di termoregolazione; infine lubrifica l’apparato articolare.

In breve l’acqua è il motore che fa funzionare i nostri processi metabolici.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28614817/

Si capisce perchè in naturopatia diamo tanta importanza ai livelli di idratazione, e incentiviamo di continuo i nostri clienti a bere a sufficienza! Ma quanta acqua dovremmo bere ?

Normalmente si indicano 30 ml per chilo di peso (35 nei mesi più caldi), quindi per mantenere l’equilibrio idrico, una persona di 70 chili dovrebbe assumere ogni giorno circa 2 litri e mezzo di acqua. Considerando che da frutta e verdura, e dall’ossidazione dei micronutrienti,  estraiamo una buona dose di liquidi, possiamo concludere che l’apporto giornaliero di 1 litro e mezzo è sufficiente nelle stagioni fredde o miti.

Sono all’incirca 8 bicchieri, da suddividere durante tutta la giornata. È buona abitudine bere un abbondante bicchiere prima di colazione, per risvegliare ed idratare il nostro tubo digerente, in modo da prepararlo a ricevere la colazione. Valgono tisane e infusi, mentre non rientrano nel conteggio il caffè, il the, i succhi di frutta, le bibite zuccherate.

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Nei mesi estivi invece è assolutamente consigliato aumentare l’assunzione di acqua, per compensare il maggior sforzo a cui il corpo è sottoposto, in termini di termoregolazione e sudore. Anche i periodi di detossinazione ne richiedono un apporto più consistente, per diluire e smaltire le tossine rimosse.

Quando l’equilibrio idrico è compromesso ed il corpo è in carenza di acqua, ci avvisa con lo stimolo della sete, che è dunque già segno di disidratazione. In questo caso l’acqua disponibile viene distribuita in misura equa tra i diversi organi, lasciando tutti un pò insoddisfatti, in particolare il cervello può dare segni di affaticamento cognitivo. Carenza ed eccessi vengono regolati attraverso la produzione di urina.

Una importante nota sull’acqua all’interno del nostro corpo riguarda la sua “biodisponibilità”. La molecola in sè è composta da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno, che insieme fomano un “dipolo elettrico”. Queste molecole si attraggono in continuo fra loro, aggregandosi in gruppi chiamati “cluster”.  Solo i cluster più piccoli, composti da poche molecole, riescono ad attraversare la membrana cellulare, consentendo gli scambi tra cellula e matrice. Questa è l’acqua immediatamente biodisponibile, cioè immediatamente utilizzabile nel corpo.

In natura è lo stesso moto dello scorrere tra rocce, salti e cascate, che dissolve i cluster più voluminosi, aumentando la biodisponibilità dell’acqua in ruscelli e fiumi. Purtroppo quella che arriva sulle nostre tavole è un pò differente.

Convogliata nelle cisterne degli acquedotti cittadini l’acqua del rubinetto è contaminata da metalli pesanti e disinfettanti; una buona abitudine consiste nel lasciare che almeno il cloro evapori restando a contatto con l’aria per qualche minuto. Quella stoccata in bottiglie resta ferma per molti giorni o settimane, magari esposta al sole. Entrambe sono caratterizzate da cluster di importante grandezza. L’organismo provvederà ad usare la propria energia, per spezzare i legami chimici che tengono unite le molecole, e aumentarne la biodisponibilità.

Ultimo cenno riguarda il pH: scegliamo un acqua basificante, con Ph alcalino tra il 7 e l’8. Ci aiuta a contrastare gli acidi in eccesso, derivati da alimentazione e stress, che creano infiammazione. Inoltre rende l’ambiente interno poco favorevole al proliferare di parassiti.

A noi la responsabilità di restare idratati in modo adeguato, consapevoli che l’acqua è il motore dei nostri processi metabolici.

Annalisa Lizza

NOTA LEGALE: Le informazioni qui contenute sono a puro uso divulgativo e non intendono sostituire il parere professionale medico

Pubblicato da annalisa lizza

Nata a Edimburgo nel 1969, sin da bambina sono affascinata dalla natura, meravigliosa e potente. Mi appassiono da giovane alle discipline olistiche che nascono dalle antiche medicine orientali. La vita ha in serbo per me una lunga esperienza nell’azienda di famiglia, che si occupa di moda. Viaggio per il mondo, conosco tante persone, e si fa sempre più chiaro che il vero benessere non deriva da quello che si possiede, ma da quanto si è fedeli al proprio sentire, alla propria missione. Operatrice olistica e Naturopata, ho passato gli ultimi anni a studiare le più recenti ricerche scientifiche, che si occupano di microbioma e attività mitocondriale, importanti attori del nostro benessere psicofisico. La mia parola d’ordine è “prevenzione”. Mi occupo di tecniche manuali ed energetiche che sostengono la capacità innata del corpo di tendere alla guarigione. Tre figli meravigliosi, uno splendido marito, due cani e un gatto sono i miei compagni di avventura in questa meravigliosa vita.