Piante Adattogene, rimedi di lunga vita

Nel mondo della fitoterapia c’è gran fermento intorno alle piante cosiddette “adattogene”. E ci sono davvero molti ottimi motivi per apprezzarle e integrarle nella propria routine.

Si tratta di alcuni rimedi botanici già usati da secoli o millenni per ottenere una sana e vitale longevità.

Dobbiamo pensare che fino ai primi del ‘900 medici ed erboristi avevano come scopo la prevenzione: il loro lavoro consisteva nel favorire i naturali processi corporei che tendono all’equilibrio, alla salute, all’omeostasi. Non esistevano le malattie croniche, e nemmeno quelle degenerative, ma d’altra parte si poteva morire repentinamente per qualche infezione, che oggi sarebbe facilmente curabile con la chimica farmaceutica.

Queste piante venivano usate allora come oggi per alzare i livelli di energia, aumentare la vitalità e la resilienza del sistema immunitario, promuovere una “longeva giovinezza”.

Il termine “adattogene” fu coniato dallo scienziato russo Dott. Lazarev, a fine degli anni ‘40 per definire alcune sostanze che avevano sull’organismo un generico effetto riequilbrante, immunostimolante, senza alcun rischio nè controindicazione.

Un suo discepolo, il dottor Brekhman focalizzò la ricerca nel mondo delle sostanze vegetali. Si concentrò particolarmente su Eleutheroccoccus Senticosus, Rhodiola, e Panax Ginseng, li testò su migliaia di persone (operai, atleti e camionisti in particolare), e concluse che queste erbe sostenevano l’organismo nel bisogno di adattarsi ai ritmi stressanti della vita moderna, aumentavano resistenza e forza vitale, senza nascondere alcuna eventuale insidia per la salute.

Il termine è dunque relativamente giovane, ma si riferisce a piante già ben note e ampiamente usate nelle medicine antiche. Ne troviamo traccia in Medicina Tradizionale Cinese, nei principi Rasayana della medicina Ayurvedica e perfino nei rimedi degli indigeni che abitavano le sconfinate praterie americane.

ashwagandha
piante adattogene
rasayana
lunga vita
vitalità
sistema immunitario

In tutte queste diverse e lontane culture, le stesse piante che oggi chiamiamo adattogene, venivano usate per sostenere vitalità e longevità delle persone.

Oggi si definisce adattogena una pianta che abbia queste tre caratteristiche imprescindibili.

1)sostiene e modula il sistema immunitario

2)non presenta alcun rischio di effetti collaterali

3)apporta beneficio generalizzato all’organismo. 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31517876/

Non si tratta dunque di rimedi indicati per una specifica condizione o disturbo, sono più che altro “cibo” che sostiene, tonifica e riequilibra le funzioni vitali, riporta benessere ed energia, ci aiuta a superare stress fisici ed emotivi. 

Ad oggi le piante adattogene più note e usate sono Withania Somnifera, o Ashwaghanda, Rhodiola Rosea, Ginseng, Eleutherococcus senticosus, Astragalus Membranaceus, Schisandra Chinensis.

Non sono ancora noti ai ricercatori i meccanismi bio-chimici indotti dalle piante adattogene  per promuovere il nostro benessere. Certi però sono i risultati ottenuti oggi come cinquemila anni fa.

-aumentano i livelli di energia disponibile

-rinforzano il sistema immunitario e la sua risposta ad eventuali patogeni

-migliorano le funzioni cognitive, il focus e la capacità mnemonica 

-supportano il buon umore, alleviano ansia e facilitano la gestione dello stress

-promuovono l’omeostasi, cioè la capacità innata del corpo di mantenere i parametri vitali in equilibrio

-sono ricchi di antiossidanti che neutralizzano lo stress ossidativo 

-regolano le funzioni metaboliche e migliorano il lavoro degli enzimi

-favoriscono l’incredibile sistema di comunicazione tra le diverse ghiandole e la secrezione di ormoni

Utili quindi in ogni momento, sono rimedi che ci vengono in aiuto soprattutto nei periodi dell’anno in cui il nostro sistema immunitario deve essere più reattivo, e nei momenti di tensione e stress psicofisico.

N.B.  Si definiscono “adattogene” piante che non presentano il rischio di effetti collaterali. Questo non esclude a priori la possibilità di possibili reazioni soggettive di tipo allergico. Pertanto il mio consiglio è sempre di iniziare eventuali cicli con un dosaggio minimo; in caso di pruriti, rossori, gonfiori o altre reazioni disfunzionali sospendere immediatamente.

Annalisa Lizza

NOTA LEGALE: le informazioni qui riportate hanno il solo scopo informativo e non intendono sostituirsi al parere professionale medico.

Pubblicato da annalisa lizza

Nata a Edimburgo nel 1969, sin da bambina sono affascinata dalla natura, meravigliosa e potente. Mi appassiono da giovane alle discipline olistiche che nascono dalle antiche medicine orientali. La vita ha in serbo per me una lunga esperienza nell’azienda di famiglia, che si occupa di moda. Viaggio per il mondo, conosco tante persone, e si fa sempre più chiaro che il vero benessere non deriva da quello che si possiede, ma da quanto si è fedeli al proprio sentire, alla propria missione. Operatrice olistica e Naturopata, ho passato gli ultimi anni a studiare le più recenti ricerche scientifiche, che si occupano di microbioma e attività mitocondriale, importanti attori del nostro benessere psicofisico. La mia parola d’ordine è “prevenzione”. Mi occupo di tecniche manuali ed energetiche che sostengono la capacità innata del corpo di tendere alla guarigione. Tre figli meravigliosi, uno splendido marito, due cani e un gatto sono i miei compagni di avventura in questa meravigliosa vita.