A volte nel corso della vita ci ritroviamo in situazioni molto simili tra loro, come se ci fosse uno schema ricorrente, che si manifesta più volte, in tempi, luoghi e ambiti diversi (famiglia, amore, amicizia, lavoro, denaro…).
Non è la beffa del destino che si accanisce, ma è il riflesso di una credenza depositata nel nostro inconscio. Una credenza nasce da uno stimolo esterno, una frase che ci viene detta da bambini, “chi bello vuole apparire deve soffrire”, o un apprezzamento “sei proprio un amore” o viceversa una critica “ sei proprio un buono a nulla!”. Tra l’altro, fateci caso, le critiche riguardano molto spesso la sfera dell’essere, piuttosto che quella del “fare”. Il che le rende ancora più invasive.
È dimostrato che traumi infantili (ACE avverse Childhood experiences) aumentano il rischio di malattia in età adulta. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2019.00808/full. Ci sono svariate condizioni che non sono considerate traumatiche, ma che lasciano sicuramente il segno. Per esempio lo svilimento reiterato delle potenzialità del bambino, i giudizi e le frasi che feriscono.
i bambini ci credono perché dipendono in tutto e per tutto dagli adulti di riferimento, che sono i loro eroi, capitani coraggiosi, capaci di imprese ardue. Non sono ingenui, sono puri, non conoscono la cattiveria e non hanno sviluppato ancora il senso critico . Impieghiamo 7 anni circa per sviluppare la mente conscia, quella che seleziona, analizza, soppesa, valuta, ed in base ai propri valori accetta o rifiuta. Fino ad allora ogni affermazione cade e si deposita in noi. Ci facciamo un’idea di chi siamo, di come va il mondo e di ciò che meritiamo, in base alle parole dei nostri famigliari, educatori, allenatori. Registriamo i loro giudizi senza apporre alcun filtro, e queste parole diventano programmi, che lavorano costantemente in sottofondo. Ogni volta che non siamo attivamente e fattivamente impegnati a realizzare un nostro progetto, la mente inconscia prende il sopravvento, e ci guida in base nel percorso programmato da convinzioni e desideri altrui.
Questi “software” diventano anche la lente attraverso cui osserviamo e interpretiamo ogni esperienza della nostra vita. Siamo inclini cioè a vedere quello che possiamo riconoscere, a confermare così i nostri inconsci programmi, e con essi la visione del mondo che abbiamo fatto nostra. Ecco allora che le credenze, nel tempo, diventano convinzioni.
Credenze e convinzioni possono essere potenzianti, o limitanti. Le prime infondono una salda autostima e la capacità di realizzarsi che ne consegue; le seconde invece ci impediscono di esprimere in pieno le nostre potenzialità, deprimono autoefficacia e fiducia, ci inducono all’autosabotaggio.
Secondo il biologo ricercatore Bruce Lipton, credenze e convinzioni ci guidano per oltre il 90% del tempo, tutte le volte che si innesca il pilota automatico della mente inconscia. Quando riconosciamo uno schema ricorrente, o una situazione problematica che proprio non riusciamo a modificare, dovremmo allora indagare quale convinzione la genera.
Si definisce dialogo interiore quel fiume di parole che ogni giorno scambiamo con noi stessi, mentre svolgiamo compiti di routine, che non necessitano di una attenzione attiva. Ascoltare questo dialogo aiuta a rendersi consapevoli di credenze e convinzioni, così da individuare quelle che limitano i processi di autorealizzazione. Si potrà allora consapevolmente intervenire su queste, e reindirizzarle verso nuove forme pensiero potenzianti, che aiuteranno a migliorare la vita, la salute, le relazioni, le finanze…
“Finché non prenderai coscienza l’inconscio governerà la tua vita. E tu lo chiamerai destino. “ C. G. Jung
Ritieni possibile il vero amore? che relazione hai con il denaro? credi che sia necessario “lavorare duramente” per garantirsi una vita agiata? pensi sia “ormai troppo tardi” per realizzare il tuo progetto? sei convinto di meritarti il meglio? Lo più scoprire restando in vigile ascolto dei tuoi pensieri. Alcune tecniche energetiche, sono utili proprio in questo percorso, che scova credenze e convinzioni limitanti per neutralizzarle, e trasformarle in potenzianti.
Le Costellazioni Evolutive® ci aiutano a individuare credenze famigliari che non hanno più bisogno di essere, sostengono il movimento del Pioniere, che può riconnettersi alle proprie radici in armonia e portare nel sistema un nuovo racconto.
Annalisa Lizza
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