Bisogni Naturali secondo la Piramide di Maslow

Assecondare i nostri bisogni naturali sembra quasi scontato, ma in realtà non sempre lo è. Molto spesso invece andiamo così di corsa che la giornata ci scivola tra le dita, senza che nemmeno ci siamo dati il tempo di chiederci “ma io cosa desidero per me”? “quello che sto facendo corrisponde ai miei bisogni, ai miei valori” ?

In questo particolare momento storico per molte persone, costrette a casa dalla pandemia, la vita ha bruscamente rallentato , e in questo spazio pur faticoso, c’è la grande opportunità di rivolgere lo sguardo a noi stessi, guardare i nostri bisogni naturali, riconoscerli e assecondarli.

La piramide di Maslow

A metà degli anni ’90 lo psicologo A. Maslow raffigurò i bisogni naturali dell’uomo in una piramide con 5 scalini. Evolviamo dalla basso verso il vertice superiore, e solo quando i bisogni di una fascia sono completamente soddisfatti, ci possiamo occupare di quelli più in alto.

I primi quattro blocchi ci parlano di bisogni naturali condivisi da tutto il regno animale, l’uomo si distingue per il quinto, la punta della piramide, che coincide con la realizzazione di se stesso.

Alla base ci sono i bisogni primari, legati alla sopravvivenza in senso stretto: aria da respirare, acqua da bere e un pasto che ci dia energia. A ben pensare un naufrago appena tocca terra si mette proprio alla ricerca di cibo ed acqua.

Solo dopo aver soddisfatto i bisogni del primo scalino, ci preoccupiamo di avere un luogo sicuro per noi e per la nostra famiglia, una caverna, una tana, una casa, un focolare tutto nostro, dove ci sentiamo protetti da predatori e dalle tempeste. “casa dolce casa”.

Ecco che allora, con la pancia piena ed il nostro rifugio sicuro, ci possiamo occupare delle nostre relazioni e soddisfare il bisogno di socialità: intessiamo rapporti, costruiamo una rete sociale di persone che ci sostengono, che condividono con noi lavoro o divertimento. Molti recenti studi attribuiscono grande importanza al network di legami solidali. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29621486/

Siamo nel terzo scalino della piramide, qui ascoltiamo le nostre emozioni, diamo spazio ai sentimenti, alle amicizie, alle pulsioni sessuali.

Possiamo adesso evolvere ancora più su, accedere al gradino in cui riconosciamo il nostro valore, e quello dell’altro: impariamo a mettere sani confini, a pretendere che siano rispettati, a collaborare per il bene comune.

Condividiamo questi primi quattro scalini con il regno animale: pensiamo infatti all’organizzazione di un alveare o di un branco di lupi e ci accorgiamo che nessuno resta indietro e nessuno prevarica gli altri.

Esclusiva dell’essere umano è il vertice del triangolo. È lo scalino della crescita personale, un viaggio che si compie alla scoperta di se stessi, per riconoscere, comprendere e integrare i propri valori personali, che possono anche essere diversi da quelli più gettonati nella società.

Qualcuno si sentirà realizzato potendosi comprare il telefono di ultima generazione, qualcuno preferirà avere ogni giorno la possibilità di immergersi nella natura.

Nel quinto ed ultimo scalino siamo in grado di accettare gli altri, non abbiamo bisogno di giudicare , diamo pieno spazio alla creatività e alla scoperta della nostra missione individuale.

In sintesi

Concludendo possiamo affermare che il vero benessere olistico è davvero la scalata della piramide fino alla vetta. Una sana alimentazione non sarà sufficiente a preservare il nostro stato di salute, se avremo pensieri grigi e ci sentiremo disconnessi dagli altri. All’interno di una vitale rete di relazioni umane sarà più appagante dedicare tempo alla riscoperta e all’affermazione dei propri interessi personali.

Ciascuno ha una missione in questa vita, qualcosa che desidera fare, magari già da bambino, non importa che sia piccola o grande, che coinvolga il mondo o solo una manciata di persone. Qualcuno vorrà scoprire la cura per una malattia mortale, qualcuno aprire un piccolo ristorante in riva al mare.

Ritrovare il proprio sogno, che magari abbiamo perso di vista per assecondare le aspettative di altri, o abbiamo accantonato perché troppo presi dal rincorrere la quotidianità, ci conduce alla scoperta della parte migliore di noi. Lo stesso vivere allora diventa un benessere intenso, profondo, pieno, che deriva dall’essere fedeli a se stessi.

Annalisa Lizza

NOTA LEGALE: le informazioni qui riportate non intendono sostituirsi al parere professionale medico

Pubblicato da annalisa lizza

Nata a Edimburgo nel 1969, sin da bambina sono affascinata dalla natura, meravigliosa e potente. Mi appassiono da giovane alle discipline olistiche che nascono dalle antiche medicine orientali. La vita ha in serbo per me una lunga esperienza nell’azienda di famiglia, che si occupa di moda. Viaggio per il mondo, conosco tante persone, e si fa sempre più chiaro che il vero benessere non deriva da quello che si possiede, ma da quanto si è fedeli al proprio sentire, alla propria missione. Operatrice olistica e Naturopata, ho passato gli ultimi anni a studiare le più recenti ricerche scientifiche, che si occupano di microbioma e attività mitocondriale, importanti attori del nostro benessere psicofisico. La mia parola d’ordine è “prevenzione”. Mi occupo di tecniche manuali ed energetiche che sostengono la capacità innata del corpo di tendere alla guarigione. Tre figli meravigliosi, uno splendido marito, due cani e un gatto sono i miei compagni di avventura in questa meravigliosa vita.